Il conflitto (risolto) dell'Antifragilità

Il conflitto (risolto) dell'Antifragilità


Sopravvivenza e prosperità: queste, nell'ordine indicato, sono le due principali priorità che guidano (o dovrebbero guidare) la definizione delle strategie e delle tattiche nelle imprese.

L'elemento critico che detta l'ordine di priorità è costituito dall'irreversibilità del danno, nel caso in cui sia in pericolo la sopravvivenza dell'impresa: si può portare un'impresa di successo alla bancarotta, ma non è possibile il processo inverso. Quando la sopravvivenza di un'impresa è esposta a un serio rischio, qualunque iniziativa finalizzata a migliorare le sue prestazioni o a renderla più efficiente può rivelarsi all'improvviso completamente irrilevante o perfino dannosa, in grado di accelerare l'irreparabile fine.

In un precedente articolo avevo sottolineato i limiti dei tradizionali approcci alla gestione del rischio, che cercano di rendere robusta (o resiliente) l'impresa, e la necessità per quest'ultima di perseguire uno stato di antifragilità crescente, ossia una condizione nella quale l'impresa non solo resiste all'impatto dei fattori di stress, ma trae beneficio dalla loro presenza.

Lo stato antifragile è una condizione desiderabile. Tuttavia, in base al modo di pensare comune, l'acquisizione dello stato di antifragilità crescente ha un prezzo: la rinuncia all'ottimizzazione delle prestazioni nel breve termine a favore di una maggiore probabilità di sopravvivere e prosperare nel medio-lungo termine.

In base a questo assunto, l'impresa dovrebbe impegnare risorse per proteggere la propria sopravvivenza dall'impatto di eventi futuri imprevedibili, a discapito di investimenti in grado di produrre effetti positivi sulle prestazioni nel breve termine.
Sarebbe come pagare un'assicurazione per eventi di natura e probabilità ignota, sottraendo denaro destinato a investimenti produttivi.

Sembra che siamo di fronte a una variante del conflitto tra il perseguire gli obiettivi di breve termine a svantaggio di quelli di medio-lungo termine o viceversa.

In realtà, uno stato di antifragilità crescente può essere conseguito senza rinunciare a un miglioramento significativo delle prestazioni nel breve termine. In altri termini, è possibile, mediante le stesse iniziative, ottenere un miglioramento significativo e rapido delle prestazioni e intraprendere un percorso solido e strutturato verso un'antifragilità crescente.

Per dimostrare quanto affermato, è necessario fare qualche considerazione.

In ogni situazione, esistono sempre molti modi per migliorare le prestazioni globali, anche se la maggior parte di questi non appare immediatamente visibile. Spesso è necessario effettuare un'analisi approfondita, seguendo un processo strutturato e utilizzando appropriati strumenti, per mettere in evidenza le numerose opportunità che una determinata situazione offre e che in un primo momento erano al di fuori del nostro radar cognitivo.

Le possibili iniziative di miglioramento dovranno quindi essere sottoposte a selezione, in considerazione della presenza di volatilità, incertezza, complessità e della disponibilità di risorse limitate, applicando efficaci criteri che consentano di scartare le opzioni che, pur consentendo di ottenere miglioramenti nel breve termine, possono mettere in pericolo la sopravvivenza dell'impresa.

I principali criteri di selezione che imprenditori e manager dovrebbero adottare sono i seguenti:
  1. L'iniziativa deve essere focalizzata sul fattore che limita le prestazioni globali dell'impresa, in modo da determinare un effetto leva in grado di massimizzare il risultato derivante dall'impiego delle risorse.
  2. L'iniziativa non deve produrre un aumento della fragilità dell'impresa, ossia della sua suscettibilità a subire danni rilevanti come conseguenza dell'esposizione alla volatilità e all'incertezza o a eventi imprevedibili di grande impatto. Al contrario, essa dovrebbe contribuire a rendere l'impresa più antifragile.
In questo modo, le opzioni selezionate consentiranno di conseguire contestualmente un miglioramento significativo delle prestazioni e una condizione di maggiore antifragilità.

Facciamo due esempi.
  • Quando in un processo di produzione i vari centri di lavoro collegati in sequenza presentano capacità produttive molto diverse, è normale che quelli dotati di capacità superiore alla domanda sperimentino periodi di inattività. In questi casi, una ovvia iniziativa di miglioramento sembra consistere nel bilanciamento della capacità, mediante l'eliminazione della capacità in eccesso ove questa è presente. La riduzione dei costi associata a questo bilanciamento può apparire come un miglioramento nel breve termine, ma produce anche un incremento della fragilità dell'impresa: qualora la domanda di mercato arrivasse a saturare quasi completamente la capacità bilanciata, la presenza di colli di bottiglia interagenti darebbe luogo a una situazione caotica, che renderebbe pressoché impossibile il rispetto degli impegni assunti con i clienti, con conseguenze facilmente prevedibili.
  • La costruzione, la capitalizzazione e il sostegno di un vantaggio competitivo significativo consente certamente di migliorare le prestazioni nel breve termine. Ma questo processo consente anche a un'impresa di diventare più antifragile. Infatti, un'impresa che dispone di un vantaggio competitivo significativo e della capacità di capitalizzarlo e sostenerlo sarà in grado di incrementare la propria quota di mercato in presenza di una congiuntura favorevole e di perdere meno dei concorrenti in presenza di un mercato in contrazione, dato che in questa condizione i clienti diventano particolarmente selettivi. Qualora si registri un'alternanza di periodi favorevoli e sfavorevoli, l'impresa mediamente registrerà un incremento progressivo delle proprie prestazioni, manifestando così un tipico comportamento antifragile.

Perseguire l'antifragilità non è un'opzione, ma una condizione necessaria per aumentare la probabilità che un'impresa sopravviva nel tempo, data la crescente volatilità, incertezza e complessità del contesto nel quale opera e la possibilità che si trovi improvvisamente esposta ai pericoli derivanti da eventi imprevedibili di grande impatto, quali una crisi economica o un brusco crollo del mercato di riferimento.

Esistono sempre molti modi per migliorare le prestazioni di un'impresa. I criteri di selezione indicati consentono di ottenere miglioramenti significativi delle prestazioni nel breve termine, senza che questo determini un aumento dei rischi per la sopravvivenza nel medio-lungo termine, ma, al contrario, ponendo solide basi per beneficiare dell'azione dei fattori di stress e per uno sviluppo continuativo.

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