L'effetto Dunning-Kruger e la Maledizione della Conoscenza

L'effetto Dunning-Kruger e la Maledizione della Conoscenza


"L'ignoranza genera fiducia più spesso della conoscenza."
Charles Darwin

Vi è mai capitato di leggere un libro divulgativo o di assistere a una presentazione su un argomento a voi sconosciuto e, grazie alla chiarezza del libro o dell'esposizione del relatore, acquisire la sensazione di conoscere bene l'argomento?

È l'effetto Dunning-Kruger: le persone incompetenti sono incapaci di rendersi conto della loro incompetenza; anzi, quanto minore risulta la loro competenza, tanto maggiore risulta la convinzione di essere competenti. La scarsa conoscenza di una materia non consente infatti di disporre di una visione sufficientemente ampia della stessa da favorire la consapevolezza della propria ignoranza.

L'effetto Dunning-Kruger è una delle tante distorsioni cognitive alle quali il nostro cervello è regolarmente soggetto, assai spesso in modo inconsapevole. Esso ci induce a sopravvalutare la nostra competenza di una materia, per effetto dell'incapacità di riconoscere i nostri limiti conoscitivi.

Supponiamo ora che le persone incompetenti di una materia decidano comunque di approfondirne la conoscenza. Con il progredire dell'acquisizione di competenza ed esperienza, aumenta sensibilmente la consapevolezza dei propri limiti cognitivi specifici. Quando poi il livello di competenza diviene elevato, l'effetto Dunning-Kruger si manifesta in modo quasi speculare: le persone con elevata esperienza e conoscenza tendono a sottovalutare il divario tra la loro competenza e quella delle altre persone, attribuendo a queste ultime una competenza superiore a quella di cui realmente dispongono.

Si potrebbe parlare di arroganza dell'ignoranza contrapposta all'umiltà della conoscenza: l'incompetente è vittima di una valutazione distorta delle proprie conoscenze e capacità, mentre la persona esperta tende a sopravvalutare la competenza delle altre persone, ritenendo che ciò che per lei è semplice e naturale debba esserlo in qualche misura alche per gli altri.

È difficile sottrarsi all'effetto Dunning-Kruger. A chi gli chiedeva quale caratteristica rende una persona particolarmente incline a cadere in questa trappola cognitiva, David Dunning ha risposto: "Respirare".

Possiamo facilmente renderci conto delle implicazioni dell'effetto Dunning-Kruger nell'attuale contesto, dove il massiccio e continuo bombardamento di dati che assorbono la nostra attenzione ci sottrae tempo per la riflessione, mentre la comoda accessibilità alle informazioni online ci induce a ritenere di poter assumere decisioni e argomentare con competenza su qualsiasi materia sia stata oggetto della nostra concentrazione, seppure per pochi minuti.

L'esistenza di questa distorsione cognitiva ha un impatto particolarmente rilevante nei processi di trasferimento di conoscenza (formazione, comunicazione, coaching, ecc.), dove una persona, dotata di competenza in una determinata materia, è chiamata a trasferire una parte delle proprie conoscenze ad altre persone, al fine di favorire in esse un cambiamento con effetti positivi. Tuttavia, in questi processi entra in gioco un ulteriore fattore, strettamente collegato all'effetto Dunning-Kruger: la Maledizione della Conoscenza.

Quando conosciamo bene un argomento o una materia, non siamo più in grado di ricordare come ci sentivamo prima di diventare competenti. Sembra infatti che la competenza generi un oblio sulla condizione nella quale ci trovavamo quando non sapevamo ciò che ora sappiamo. Pertanto, esprimere un concetto in modo semplice può apparire ai nostri occhi come uno svilimento della nostra competenza e professionalità, che ci porta a correre il rischio di apparire poco esperti, seppure bravi divulgatori. Come conseguenza, possiamo essere indotti a trasferire le conoscenze in modo preciso e tecnicamente accurato, ma poco utile ai fini pratici per i destinatari.

La sfida che deve affrontare la persona competente nel processo di trasferimento di conoscenze può essere descritta nel modo seguente:
  • da un lato, per fare comprendere un argomento è necessario comunicarlo in modo da renderlo semplice e comprensibile a chi non lo conosce, superando gli ostacoli costituiti dalla Maledizione della Conoscenza e dalla sopravvalutazione delle competenze delle altre persone (effetto Dunning-Kruger applicato alle persone competenti);
  • dall'altro lato, se si comunica in modo semplice, in virtù dell'effetto Dunning-Kruger, i destinatari finiranno presto per pensare di saperne abbastanza e perfino di ritenere di applicare già i concetti esposti, impedendo il raggiungimento di un livello di competenza sufficiente a favorire il cambiamento e a beneficiarne degli effetti. Naturalmente, poiché le distorsioni cognitive operano senza che siamo consapevoli della loro presenza, non porta ad alcun risultato mettere in guardia i destinatari da una troppo rapida presunzione di comprensione, in particolare quando l'acquisizione delle nuove conoscenze richiede una revisione dei modelli mentali di riferimento (salti di paradigma).
Fra le ipotesi formulate da Dunning e Kruger, in base ai risultati dei loro lavori, ce n'é una che fornisce lo spunto per una via d'uscita dal dilemma sopra esposto: un incremento anche modesto della competenza permette alle persone incompetenti di migliorare sensibilmente la propria consapevolezza del divario che le separa da una reale padronanza della materia.

Sia nei casi in cui l'apprendimento è in qualche modo "forzato" da schemi predefiniti (scuola, corsi di formazione, workshop, ecc.), sia nei casi in cui esso è il risultato del desiderio di sviluppare le proprie competenze, l'efficacia del trasferimento di competenze presuppone la disponibilità del destinatario ad apprendere. Poiché la responsabilità dell'efficacia del processo di trasferimento delle competenze è a carico della persona chiamata a presidiarlo, questi deve creare le seguenti condizioni:
  • Attirare l'attenzione dei destinatari, illustrando le ragioni per le quali il messaggio è importante dal loro punto di vista. Questo implica una ricerca nel contesto dei destinatari, realizzata ponendosi più volte in sequenza la domanda "Perché?" e finalizzata a rilevare le relazioni causa-effetto che collegano il messaggio ai benefici attesi per i destinatari. Tale ricerca permette anche di superare parzialmente l'ostacolo costituito dalla Maledizione della Conoscenza, in quanto induce ad acquisire il punto di vista dei destinatari e a formulare un messaggio che abbia senso per loro.
  • Suscitare e mantenere l'interesse, al fine di generare il desiderio di dedicare al processo di apprendimento un tempo sufficiente a superare la soglia critica di competenza, oltre la quale si acquisisce la consapevolezza della propria conoscenza limitata e della necessità di compiere un ulteriore sforzo di approfondimento per poter trarre beneficio dalle nuove competenze. Questo richiede la creazione di un percorso per i destinatari del messaggio, nel corso del quale essi sono frequentemente sfidati a rivedere le proprie convinzioni e il proprio contesto alla luce delle conoscenze che progressivamente acquisiscono, per arrivare al punto nel quale essi vedono chiaramente gli effetti positivi del cambiamento indotto dalle nuove conoscenze.

L'effetto Dunning-Kruger, come tutte le distorsioni cognitive, può condizionare enormemente il nostro modo di vedere le cose e le nostre decisioni. Tuttavia, la consapevolezza della sua esistenza e dei meccanismi mediante i quali agisce può evitarci di subirne gli effetti negativi, quando l'effetto rischia di operare su di noi, e può favorire il superamento degli ostacoli ad esso collegati, quando le vittime sono le persone con le quali interagiamo nell'attività professionale e nella vita privata.

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