Perché l'Antifragilità è importante oggi

Perché l'Antifragilità è importante oggi


"La logica del Cigno nero rende ciò che non si sa molto più importante di ciò che si sa"

Nassim Nicholas Taleb

All'inizio di ogni anno è naturale chiedersi quali saranno gli eventi che caratterizzeranno il prossimo futuro, pensando specialmente a quelli che possono avere un impatto rilevante sulla nostra vita privata e professionale. A questa domanda i mass media forniscono risposte ampie e articolate, mediante articoli, servizi e interviste a esperti che, non disponendo di una sfera di cristallo, affermano di basare l'affidabilità delle proprie previsioni su modelli elaborati con l'ausilio delle più avanzate tecnologie.

Talvolta capita che a questi esperti venga chiesto di prevedere quali potranno essere i Cigni neri dell'anno.

La domanda, a rigore, non ha senso.

Un Cigno nero, infatti, è un evento che ha le seguenti caratteristiche:

  1. è anomalo e imprevedibile (la probabilità che si verifichi è impossibile da calcolare);
  2. ha un impatto enorme e su vasta scala;
  3. a posteriori, dà l'impressione di essere stato parzialmente previsto, in quanto è sempre possibile fornire una spiegazione retrospettiva al suo accadimento.

Pertanto, un Cigno nero è imprevedibile per definizione. La possibilità di ricostruire, a posteriori, l'insieme delle relazioni causa-effetto da cui ha avuto origine non deve indurci a cadere nella trappola della distorsione retrospettiva (o distorsione del senno di poi), facendoci pensare che l'evento fosse prevedibile. Tale ricostruzione, tuttavia, è importante per consentirci di apprendere dalla realtà la giusta lezione e impedire che un evento analogo mantenga la caratteristica dell'imprevedibilità. In altri termini, qualora il Cigno nero determini un effetto negativo, la conoscenza della concatenazione causale che ha determinato la sua manifestazione dovrebbe consentirci di adottare misure adeguate a prevenirne l'accadimento o almeno ad attenuarne l'impatto.

La rilevanza dei Cigni neri con impatto negativo ci porta spesso a ignorare che possono manifestarsi anche Cigni neri positivi, ossia eventi imprevedibili in grado di determinare impatti benefici. La diffusione del motore a scoppio, del computer e di Internet ne sono esempi. In generale, tuttavia, si può notare che gli impatti dei Cigni neri positivi si manifestano in tempi decisamente più lunghi di quelli associati ai Cigni neri negativi; ad esempio, quando la manifestazione del Cigno nero è associata a un'innovazione, il progressivo sfruttamento delle nuove possibilità genera nuovi scenari, che a loro volta creano nuove opportunità, dando origine a un circolo virtuoso impossibile da immaginare al momento della comparsa dell'innovazione.

Semplificando, si potrebbero associare i Cigni neri positivi alla costruzione di opportunità e i Cigni neri negativi alla loro distruzione: come per molte delle cose che ci circondano, la costruzione può richiedere molto tempo, mentre la distruzione può avvenire in un intervallo temporale molto limitato.

Facciamo il punto:

  • i Cigni neri si manifestano; non si sa quando, né quale forma assumeranno, ma è certo che, come si sono manifestati senza alcun preavviso in passato, lo stesso accadrà in futuro;
  • i Cigni neri, per definizione, sono imprevedibili;
  • l'impatto dei Cigni neri sulla vita delle organizzazioni è molto maggiore dell'impatto di eventi che possono ricadere nel campo di applicazione del Risk Management; in altri termini, ciò che non si può prevedere produce conseguenze negative molto superiori rispetto a ciò che si può in qualche modo prevedere e, almeno in parte, gestire;
  • spesso, quando un Cigno nero si manifesta, un'organizzazione non ha il tempo sufficiente per reagire prima che si produca il danno generato dall'impatto dell'evento.

C'è solo una condizione che consente a un'organizzazione di non subire un danno irreparabile dall'impatto generato da un Cigno nero: essere preparata.

Ma che cosa significa "essere preparata"?

Nassim N. Taleb, nel suo libro "Antifragile. Prosperare nel disordine", suggerisce una soluzione al problema del Cigno nero: acquisire uno stato di crescente antifragilità, intendendo con questo termine la proprietà posseduta dai sistemi (persone, organizzazioni, ecc.) che migliorano le loro condizioni e le loro prestazioni quando sono soggetti a volatilità e/o a fattori di stress.

Dall'uscita del libro, il concetto di antifragilità ha suscitato un crescente interesse non solo tra gli analisti di scenari e di megatendenze, ma anche tra imprenditori e manager che, per perseguire gli obiettivi delle organizzazioni di cui sono responsabili, devono innanzitutto assicurarne la sopravvivenza e occuparsi dei fattori che possono metterla a rischio. Come i Cigni neri.

Ci sono buone ragioni che giustificano questo interesse da parte di imprenditori e manager nei confronti dell'antifragilità.

  • La complessità e l'incertezza sembrano dare origine a un aumento dell'instabilità. Le minacce alla sopravvivenza delle organizzazioni, generate spesso da forze dirompenti specifiche o da Cigni neri, ci inducono a ritenere che nessuna organizzazione può sentirsi completamente al sicuro, indipendentemente dalle dimensioni, dal settore nel quale opera o dalla longevità. Negli ultimi decenni abbiamo assistito all'uscita di scena di importanti imprese, che, nonostante fossero considerate "troppo grandi per fallire", hanno dichiarato bancarotta o sono state acquisite da altre imprese al fine di evitarne il fallimento.
  • Il Risk Management offre una soluzione solo parziale al problema di assicurare la sopravvivenza di un'organizzazione. Poiché esso si basa su calcoli e previsioni su che cosa può andare male, il suo campo di applicazione non comprende i Cigni neri, che, come abbiamo affermato, non solo non possono essere previsti, ma possono costituire una minaccia per la vita delle organizzazioni molto maggiore di ciò che può essere previsto.
  • Una certa dose di robustezza (o di resilienza) non è sufficiente. Non è possibile stabilire la potenza della prossima onda d'urto. Inoltre, robustezza e resilienza sono concetti relativi a determinati contesti. Non esistono sistemi in grado di resistere all'impatto di ogni possibile fattore di stress, indipendentemente dal tipo e dalla dimensione. Un'organizzazione può rivelarsi improvvisamente fragile di fronte a un evento inatteso che si verificherà domani, ma oggi apparire robusta, considerando gli indicatori in base ai quali imprenditori, azionisti, manager e mercato ne valutano le prestazioni e la solidità. In altre parole, la fragilità di un'organizzazione è spesso mascherata e quando si rivela è troppo tardi per prevenire un danno irreparabile.
  • La crescente ricerca di ottimizzazioni locali porta a un incremento della fragilità. Iniziative di riduzione dei costi, bilanciamento delle capacità nei processi operativi, ricerca della massimizzazione dell'efficienza, possono rendere le organizzazioni incapaci di reagire efficacemente a fluttuazioni repentine della domanda di prodotti/servizi, con conseguenze potenzialmente devastanti.
  • L’aumento delle interdipendenze rende i Cigni neri sempre più frequenti e gravidi di conseguenze. Una delle conseguenze della globalizzazione dei mercati, dell'IoT (Internet of Things), della creazione di reti forti ed estese tra sistemi (imprese, banche, istituti finanziari, stati, ecc.), consiste nel fatto che un evento singolo, in qualche luogo del pianeta, può dare origine in poco tempo a una reazione a catena su vasta scala, con effetti devastanti.

Queste considerazioni sulle dinamiche in corso ci portano a concludere che, pur non potendo prevedere che cosa ci riserverà il futuro, possiamo ragionevolmente aspettarci che sarà popolato da fattori in grado di mettere in serio pericolo la stabilità delle organizzazioni.

Il modo migliore per assicurare la stabilità di un'organizzazione consiste nel prepararla per affrontare l'instabilità e l'incertezza. Questa sorta di immunizzazione dall'impatto di eventi imprevedibili può essere progressivamente conseguita mediante un processo che porti l'organizzazione ad acquisire uno stato di crescente antifragilità.

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